MFW 2021-22

Dal 23 febbraio al 1 marzo si è tenuta la Milano Fashion Week 2021, un’edizione interamente digitale, 61 sfilate e 57 presentazioni, 15 gli show fisici riservati a una minima presenza di addetti ai lavori, in piu una sezione speciale dedicata al progetto “Black Lives Matter in Italian Fashion”per celebrare i valori dell’inclusione e della multiculturalità. Vediamone qui sotto nel dettaglio qualcuna.
MAX MARA – Anniversary Collection
La collezione FW21 di Max Mara celebra il suo 70° anniversario, rendendo omaggio alle donne che hanno ispirato il fondatore Achille Maramotti fin dal 1951, la nuova “1951” non è più diretta solo alle mogli di notai e dottori di provincia ma, alle protagoniste di tutti i giorni, donne forti, determinate e indipendenti. Tutto è un perfetto match tra lo stile britannico e italiano, i cui protagonisti sono i nuovi bomber oversize e le giacche “thornproof” in alpaca morbidissima, con tasche utility, nei colori del cammello, nero e verde oliva; si indossano con kilt, calze spesse e scarpe polacchine. Per finire impeccabili tailleur in tattersall a scacchi, tartan grafici, maglioni knitwear oversize e eleganti jabot in organza.
VALENTINO – Valentino Act Collection
Con un gesto quasi rivoluzionario in questo periodo storico, Pierpaolo Piccioli e Valentino omaggiano la città Milano al Piccolo Teatro, luogo simbolo della cultura milanese, offrendo così il loro sostegno ai teatri italiani che da oltre un anno sono costretti alla chiusura forzata. Nel buio, riecheggia la voce dell’artista londinese Cosima che ha cantato Nothing Compares to You di Sinead o’Connor, accompagnata dagli archi e dal pianoforte dell’orchestra sinfonica Giuseppe Verdi, e così va in scena la collezione Valentino Donna e Uomo Fall/Winter 2021/2022 intitolata “Valentino Act Collection”. Un nuovo romanticismo basato sui contasti del bianco e nero e sui tagli netti e inaspettati, simbolo di rottura, resi grazie alla collaborazione con Lucio Fontana. I modelli che sfilano dalla platea fino a raggiungere il palco sfoggiano un daywear versatile, stratificato, con gonne a pieghe e mini dress, camicie, pull in knitwear, eleganti mantelle, lavorazioni in cui il pizzo diventa simile a una rete e i dettagli oro della maison spezzano il dualismo cromatico del bianco e nero.
PRADA- Possible Feelings II
Possible Feelings II, cosi si chiama la terza sfilata portata in scena dalla signora Prada e Raf Simons; un dialogo sugli opposti: semplicità e complessità, eleganza e praticità, limitazione e libertà, e tra le soffici stanze colorate si scardina la formalità del tailleur, i cappotti sartoriali si ricoprono di paillettes e in “The Wrap” il corpo, coperto in ogni sua parte da ciclisti lunghi, dolcevita in maglia jacquard elastica, presentati come una seconda pelle, diventa un simbolo per enfatizzare l’idea di morbidezza e comfort, associata all’azione e al movimento. Sotto i riflettori, look costruiti da molteplici layers, la nuova borsa Prada Cleo, in una inedita versione maxi, guanti in nappa aderenti con mini pocket sul dorso e stivali stretch con platform. Il logo, nella sua emblematica forma triangolare, rappresenta l’elemento che lega indissolubilmente l’intero percorso, ricorrendo sugli orecchini Symbole, nelle micro pocket applicate sugli accessori e spesso anche sul retro dei capi.
Fendi- Ars longa, Vita brevis
Per la sua prima sfilata di prêt-à-porter donna Kim Jones, si è chiesto “Da dove inizia la storia di Fendi?”, Fendi è come Roma, piena di monumenti di design, monumenti storici e panorami incredibilmente belli e proprio per questo non è stata costruita in un giorno: Adele ed Eduardo Fendi hanno aperto il loro primo negozio in Via del Plebiscito nel 1926, lanciando le loro prime borse e pelletteria “Selleria” sei anni dopo. Jones non si è focalizzato su tutta la storia di fendi ma ha offerto all’osservatore una panoramica attraverso il suo occhio del “fendi forum”. I modelli uscivano attraverso vetrine a forma di F, simili ai frammenti architettonici che ornano il foro romano, tutti con look su tonalità neutre, un richiamo ai colori minerali della citta e a quelli classici della casa.
Spiccano pellicce a spina pesce e camice con la classica riga Pequin riconducibili al periodo delle figlie fondatrici Paola, Anna, Franca, Carla e Alda; furono loro a reclutare nel 1965 Karl Lagerfeld, e una morbida borsa con manico ad F che evoca la sua famosa “fun fur”. Alcuni look sono punteggiati dal monogramma Karligraphy del 1981 come a fungere da ponte tra questi due capitoli della storia di Fendi. Reinventazione, storia e famiglia questi i tre cardini su cui ha incentrato il quadro, a partire da una pelliccia interamente riciclata da pezzi precedenti, bilanciando in questo modo la domanda del cliente e una richiesta sempre più etica. Silvia Venturini Fendi guida mr Jones e insieme alla figlia, Delfina Delettrez, direttore creativo di Fendi per i gioielli, sono sicuramente parte dell’ispirazione e collaboratrici creative.
MFW 2021-22
Dal 23 febbraio al 1 marzo si è tenuta la Milano Fashion Week 2021, un’edizione interamente digitale, 61 sfilate e 57 presentazioni, 15 gli show fisici riservati a una minima presenza di addetti ai lavori, in piu una sezione speciale dedicata al progetto “Black Lives Matter in Italian Fashion”per celebrare i valori dell’inclusione e della multiculturalità. Vediamone qui sotto nel dettaglio qualcuna.
MAX MARA – Anniversary Collection
La collezione FW21 di Max Mara celebra il suo 70° anniversario, rendendo omaggio alle donne che hanno ispirato il fondatore Achille Maramotti fin dal 1951, la nuova “1951” non è più diretta solo alle mogli di notai e dottori di provincia ma, alle protagoniste di tutti i giorni, donne forti, determinate e indipendenti. Tutto è un perfetto match tra lo stile britannico e italiano, i cui protagonisti sono i nuovi bomber oversize e le giacche “thornproof” in alpaca morbidissima, con tasche utility, nei colori del cammello, nero e verde oliva; si indossano con kilt, calze spesse e scarpe polacchine. Per finire impeccabili tailleur in tattersall a scacchi, tartan grafici, maglioni knitwear oversize e eleganti jabot in organza.
VALENTINO – Valentino Act Collection
Con un gesto quasi rivoluzionario in questo periodo storico, Pierpaolo Piccioli e Valentino omaggiano la città Milano al Piccolo Teatro, luogo simbolo della cultura milanese, offrendo così il loro sostegno ai teatri italiani che da oltre un anno sono costretti alla chiusura forzata. Nel buio, riecheggia la voce dell’artista londinese Cosima che ha cantato Nothing Compares to You di Sinead o’Connor, accompagnata dagli archi e dal pianoforte dell’orchestra sinfonica Giuseppe Verdi, e così va in scena la collezione Valentino Donna e Uomo Fall/Winter 2021/2022 intitolata “Valentino Act Collection”. Un nuovo romanticismo basato sui contasti del bianco e nero e sui tagli netti e inaspettati, simbolo di rottura, resi grazie alla collaborazione con Lucio Fontana. I modelli che sfilano dalla platea fino a raggiungere il palco sfoggiano un daywear versatile, stratificato, con gonne a pieghe e mini dress, camicie, pull in knitwear, eleganti mantelle, lavorazioni in cui il pizzo diventa simile a una rete e i dettagli oro della maison spezzano il dualismo cromatico del bianco e nero.
PRADA- Possible Feelings II
Possible Feelings II, cosi si chiama la terza sfilata portata in scena dalla signora Prada e Raf Simons; un dialogo sugli opposti: semplicità e complessità, eleganza e praticità, limitazione e libertà, e tra le soffici stanze colorate si scardina la formalità del tailleur, i cappotti sartoriali si ricoprono di paillettes e in “The Wrap” il corpo, coperto in ogni sua parte da ciclisti lunghi, dolcevita in maglia jacquard elastica, presentati come una seconda pelle, diventa un simbolo per enfatizzare l’idea di morbidezza e comfort, associata all’azione e al movimento. Sotto i riflettori, look costruiti da molteplici layers, la nuova borsa Prada Cleo, in una inedita versione maxi, guanti in nappa aderenti con mini pocket sul dorso e stivali stretch con platform. Il logo, nella sua emblematica forma triangolare, rappresenta l’elemento che lega indissolubilmente l’intero percorso, ricorrendo sugli orecchini Symbole, nelle micro pocket applicate sugli accessori e spesso anche sul retro dei capi.
Fendi- Ars longa, Vita brevis
Per la sua prima sfilata di prêt-à-porter donna Kim Jones, si è chiesto “Da dove inizia la storia di Fendi?”, Fendi è come Roma, piena di monumenti di design, monumenti storici e panorami incredibilmente belli e proprio per questo non è stata costruita in un giorno: Adele ed Eduardo Fendi hanno aperto il loro primo negozio in Via del Plebiscito nel 1926, lanciando le loro prime borse e pelletteria “Selleria” sei anni dopo. Jones non si è focalizzato su tutta la storia di fendi ma ha offerto all’osservatore una panoramica attraverso il suo occhio del “fendi forum”. I modelli uscivano attraverso vetrine a forma di F, simili ai frammenti architettonici che ornano il foro romano, tutti con look su tonalità neutre, un richiamo ai colori minerali della citta e a quelli classici della casa.
Spiccano pellicce a spina pesce e camice con la classica riga Pequin riconducibili al periodo delle figlie fondatrici Paola, Anna, Franca, Carla e Alda; furono loro a reclutare nel 1965 Karl Lagerfeld, e una morbida borsa con manico ad F che evoca la sua famosa “fun fur”. Alcuni look sono punteggiati dal monogramma Karligraphy del 1981 come a fungere da ponte tra questi due capitoli della storia di Fendi. Reinventazione, storia e famiglia questi i tre cardini su cui ha incentrato il quadro, a partire da una pelliccia interamente riciclata da pezzi precedenti, bilanciando in questo modo la domanda del cliente e una richiesta sempre più etica. Silvia Venturini Fendi guida mr Jones e insieme alla figlia, Delfina Delettrez, direttore creativo di Fendi per i gioielli, sono sicuramente parte dell’ispirazione e collaboratrici creative.