Paris Fashion Week FW 2024/25
A Parigi si è concluso il mese della moda che ha segnato le sue tappe principali a New York, Londra e Milano.
La “città dell’Amore” però si distingue sempre per i suoi show, che diventano, talvolta, spettacoli veri e propri e che riservano nelle loro locations straordinarie degli avvenimenti unici.
Difficile identificare le tendenze per il prossimo Autunno-Inverno, anche se ho potuto percepire che l’essenziale e la sobrietà stanno prendendo il sopravvento sullo sfarzo, per mettere in evidenza l’arte del bel vestire, per trasmettere al pubblico un’ idea di donna aggraziata e affascinante ma anche forte e concreta, quindi si a pizzi e trasparenze, abiti di seta e, per completare, maxi cappotti o trench, in evidenza anche il denim con nuove rivisitazioni.
Tornando alla città, quest’anno mi sono lasciata coinvolgere più che mai dal mood parigino, visitando luoghi storici come l’Opéra Garnier e mostre d’arte come quella alla Fondazione Louis Vuitton, tralasciando volutamente le frenetiche corse in taxi e le cene frettolose. Ho voluto concedermi qualche giorno in più per respirare “l’aria di Parigi” (nonostante la pioggia) e visitare qualche quartiere multietnico, pranzando in piccoli bistrò e bevendo thé alla menta.
Paris Fashion Week FW 2024/25
A Parigi si è concluso il mese della moda che ha segnato le sue tappe principali a New York, Londra e Milano.
La “città dell’Amore” però si distingue sempre per i suoi show, che diventano, talvolta, spettacoli veri e propri e che riservano nelle loro locations straordinarie degli avvenimenti unici.
Difficile identificare le tendenze per il prossimo Autunno-Inverno, anche se ho potuto percepire che l’essenziale e la sobrietà stanno prendendo il sopravvento sullo sfarzo, per mettere in evidenza l’arte del bel vestire, per trasmettere al pubblico un’ idea di donna aggraziata e affascinante ma anche forte e concreta, quindi si a pizzi e trasparenze, abiti di seta e, per completare, maxi cappotti o trench, in evidenza anche il denim con nuove rivisitazioni.
Tornando alla città, quest’anno mi sono lasciata coinvolgere più che mai dal mood parigino, visitando luoghi storici come l’Opéra Garnier e mostre d’arte come quella alla Fondazione Louis Vuitton, tralasciando volutamente le frenetiche corse in taxi e le cene frettolose. Ho voluto concedermi qualche giorno in più per respirare “l’aria di Parigi” (nonostante la pioggia) e visitare qualche quartiere multietnico, pranzando in piccoli bistrò e bevendo thé alla menta.